lunedì 25 maggio 2009

nuovo blog...

Da oggi è attivo un nuovo indirizzo a cui mi potete trovare e scrivere http://ilblogdisara.wordpress.com
vi aspetto!!!

mercoledì 21 gennaio 2009

Quando i sogni si avverano...

Chi l'avrebbe mai detto di riuscire a vedere un Presidente degli Stati Uniti di colore e per lo più giovane?
Ebbene eccoci qua finalmente i sogni si avverano!!!
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martedì 6 gennaio 2009

Se il cervello non va mai in vacanza.....

L'Italia è il paese di poeti, pittori, artisti, ma anche di grandi scienziati. Anche se molte volte ce lo dimentichiamo, o peggio, non abbiamo saputo valorizzarli abbastanza, queste persone hanno continuato il loro lavoro con una passione straordinaria e con risultati importantissimi per l'intera umanità.
Oggi quindi riportiamo un'intervista speciale apparsa qualche giorno fa su Repubblica, dedicata ad una delle donne più in gamba del nostro paese: Rita Levi Montalcini.


"Il cervello non ha rughe. Se continua a lavorare sodo, si rinnova continuamente, anche dopo gli ottant'anni. Anzi, a differenza di altri organi, può perfino migliorare. "Con la mia attività lo dimostro: oggi ritengo di avere più possibilità di quando avevo vent'anni, per profondità di pensiero e intuito", racconta il premio Nobel Rita Levi Montalcini. Poi, da scienziata, spiega che il merito di un tale prodigio è tutto della plasticità neuronale: se non intervengono malattie come l'Alzheimer, il nostro cervello supplisce alla perdita di neuroni con la capacità di quelli rimasti di trovare circuiti alternativi.
A giudicare dal suo caso, la teoria funziona: alla soglia dei cent'anni (li compirà il 22 aprile) la professoressa va in laboratorio all'Ebri (European Brain Research Institute, con sede a Roma) tutte le mattine, ha da poco pubblicato il libro La clessidra della vita e lavora a uno nuovo. Non solo: segue puntualmente i lavori della Fondazione da lei ideata per dare un futuro alle donne africane. "Speriamo di arrivare a diecimila borse di studio assegnate entro aprile" dice Giuseppina Tripodi, da oltre quarant'anni sua fidata collaboratrice. "Per la professoressa sarà senza dubbio questo il regalo più gradito".
Quando si iscrisse a medicina sperava infatti di seguire l'esempio di Albert Schweitzer, che curava "gli ultimi del mondo" in Africa. Ma prima si trovò a combattere contro il volere del padre, ingegnere, proprietario di una fabbrica di ghiaccio, che non approvava che le figlie femmine si dedicassero allo studio: "Mi disse solo 'non posso impedirtelo, ma non ti approvo'". Poi arrivarono le leggi razziali e la giovane Rita, che nel frattempo si era laureata a Torino e lavorava presso l'Istituto di anatomia comparata, venne sospesa dall'attività accademica. "Allestii allora un laboratorio di neuro-embriologia in camera da letto". Dove operava embrioni di pollo con aghi sottilissimi. Renato Dulbecco, suo compagno di studi, ricorda ancora la destrezza e la precisione da artista con le quali la ricercatrice muoveva le mani. Fu in quella camera, di fatto, che pose le basi per la scoperta (realizzata più tardi, negli Stati Uniti) dell'Ngf (Nerwe Growth Factor), il fattore di crescita nervoso, che le valse il Nobel.


Il cervello non ha rughe però qualcuno, forse, è più bello degli altri...
"Non credo, l'intelligenza non è del tutto programmata alla nascita. Insomma, non è genetica. Le donne, per esempio, valgono esattamente quanto gli uomini, anzi, sono dotate di una maggiore flessibilità cerebrale. Purtroppo nel corso della storia sono state tenute lontane dall'istruzione. Ma là dove hanno accesso al sapere, i risultati non mancano. È uscito da poco un libro sulle donne matematiche in Russia: sono tante e hanno capacità che prevalgono anche su quelle degli uomini".

Lei ha faticato a farsi valere?
"Solo all'inizio. Fin da bambina ero sicura di non voler diventare moglie e madre. Vedevo in famiglia una prevalenza assoluta di mio padre e lo temevo molto: due più due non faceva quattro davanti a lui, che pure era un matematico. Mia madre, pittrice, dovette smettere di lavorare dopo il matrimonio. Ma, sul lavoro, c'è sempre stata sintonia con i colleghi maschi. Certo, oggi è tutto cambiato, le donne non sono obbligate a scegliere tra lavoro e famiglia e gli uomini, in casa, sono più collaborativi".


Il mondo le sembra più razionale di ieri?

"Viviamo ancora dominati da bassi impulsi, come cinquantamila anni fa. Perché il nostro cervello ha una componente arcaica e limbica (che ha sede nell'ippocampo) che è aggressiva, emotiva e affettiva ed è quella che ha permesso all'australopiteco di salvarsi, quando è sceso dagli alberi e ha affrontato il mondo. L'altra componente, cognitiva e neocorticale, è molto più recente e corrisponde alla fase dello sviluppo del linguaggio. Purtroppo questa parte non riesce ancora a controllare quella più antica che, anzi, nei momenti estremi (guerre, crisi, carestie) torna dominante. Sono le condizioni ambientali, in definitiva, a metterla in funzione: nei regimi totalitari, per esempio, l'attività del cervello arcaico è al massimo".

Ma lì risiedono anche le emozioni: dobbiamo metterle a tacere?
"Occorre tenerle sotto controllo. Ed è quello che andrebbe insegnato anche a scuola. L'educazione è ancora troppo legata al binomio vittoriano punizione-premio. I bambini non sono cuccioli di cane, hanno una componente cognitiva sulla quale bisogna far leva fin dalla nascita".

Le neuroscienze in questi anni hanno raggiunto molti traguardi. A quando una cura per l'Alzheimer?
"Ci lavoro giorno e notte. L'Ngf da me scoperto nel 1940 è una molecola proteica che trasforma una cellula qualsiasi in un neurone. Provata sui topi, ha dimostrato di essere in grado di bloccare l'Alzheimer e così è stato anche nei pochissimi casi umani nei quali è stata utilizzata. Io sono alla disperata ricerca di fondi perché il farmaco possa essere messo a disposizione di tutti: purtroppo l'industria, finora, non ha voluto investire".

Nonostante il Nobel...
"Il premio non mi ha portato alcun vantaggio economico (è stato devoluto in beneficenza) e devo ringraziare il presidente Ciampi che nel 2001 mi ha nominata senatrice a vita. Non avendo pensione né onorario, mi trovavo in difficoltà economiche".

A proposito di Parlamento, che effetto le hanno fatto i nostri politici quando li ha visti da vicino?
"Escluse poche persone di grande valore, come Anna Finocchiaro, non è un mondo che mi piaccia. Quando c'era Prodi andavo regolarmente in Parlamento. Tra l'altro abbiamo obiettivi comuni: anche lui ora entra nell'attività a favore dell'Africa...".

Lei è a favore del testamento biologico e della ricerca sulle cellule staminali. Crede che ci sia un conflitto insanabile tra scienza e fede?
"Ognuno può essere della religione che vuole: cristiana, musulmana... io sono della religione laica (sorride). Ma non c'è affatto contrasto con la ricerca. Non si possono mettere lucchetti al cervello, perché è la sola cosa che ci differenzia dagli animali. Quanto al testamento biologico, credo che ognuno abbia diritto di uscire con dignità dal mondo".

Lei a suo tempo è stata un cervello in fuga. Cosa consiglia ai giovani universitari di oggi?

"L'Italia è stata suicida: il meglio dei nostri cervelli è sempre andato all'estero da dove, trovandosi benissimo, non fanno ritorno. L'Italia dovrebbe richiamarli, ma solo in base al merito e non per appartenenza ai gruppi di potere. Ma la meritocrazia in Italia non esiste: non è un bel momento".

Più oggi di ieri?
"Il passato non era migliore, tutt'altro. Se pensiamo alla totale subalternità della donna, le cose sono molto migliorate".

Ma le donne hanno raggiunto una piena parità di trattamento, ora che il ministro Brunetta le vuole mandare in pensione a 65 anni? Lei che cosa ne pensa?
"La pensione non si può ritardare perché ci sono molti giovani, e donne soprattutto, che devono entrare nel mondo del lavoro. Detto questo, la nostra aspettativa di vita è ormai tale che almeno dieci anni prima della pensione ognuno dovrebbe pensare a una seconda attività, una seconda passione da sviluppare. Perché altrimenti il cervello si ferma. E con lui il corpo".

E tra le sue, di passioni, ci sono ancora Bach e Schubert?
"Quand'ero ragazza li ascoltavo alle cinque del mattino: i miei vicini mi dicevano: almeno appendi alla porta il programma del giorno. Oggi? Oggi mi manca il tempo...".

giovedì 25 dicembre 2008

Happy Merry Christmas!!!

It's Christmas Time!!!! Un augurio di un Natale Sereno e Felice a tutti!!!!!
E... per l'occasione due canzoni intramontabili...



mercoledì 10 dicembre 2008

storie di vita....

Il 12 dicembre alle ore 12 inaugura presso il Centro Medico Privato "Lazzaro Spallanzani" un importante mostra fotografica di Emergency.
Dal 2002 all’anno in corso 5 operatori sanitari reggiani si sono alternati a più riprese negli ospedali di EMERGENCY in Sierra Leone, Afghanistan, Sudan, Cambogia per
offrire assistenza medico-chirurgica gratuita alle vittime dei conflitti armati o nei paesi molto poveri. La mostra ripercorre dunque emozioni, storie, sentimenti, nonchè momenti di dura realtà.

E sempre Emergency, organizza il 19 dicembre una cena di solidarietà presso il circolo Arci S. Stranieri di Reggio E.
Il ricavato della serata, al netto delle spese, sara' devoluto al Centro di Cardiochirurgia "Salam" in Sudan.
Inizio della serata ore 20.00 con degustazione, prima della cena, di aceti balsamici tradizionali a cura della "Confraternita dell'Aceto Balsamico Tradizionale Reggiano".
Quota di partecipazione € 20,00.
Per informazioni e prenotazioni 320-6291958 -Aldo-
Circolo Arci S. Stranieri
Via Don Luigi Sturzo, 1
Reggio Emilia

giovedì 27 novembre 2008

in occasione della giornata contro la violenza alle donne...

Anche se un po' in ritardo... oggi posto questo video realizzato dall'agenzia onu per lo sviluppo umano che racconta l'importante esperienza di un centro di aiuto per le donne che hanno subito violenza in Sri Lanka. Nel 2008 le donne che subiscono violenza nel mondo sono milioni e in molti paesi (anche in alcune regioni dell'Italia) non hanno alcun tipo di aiuto. La violenza psicologica, fisica o economica è una piaga ancora irrisolta che porta milioni di donne ad essere vittime i cui aguzzini (spesso mariti) rimangono impuniti (circa il 70% delle violenze alle donne avviene tra le mura domestiche, in famiglia).

martedì 18 novembre 2008

Destinazione Burkina Faso....

Sono le 18e42 di Casablanca. Dopo una giornata di voli cancellati e spostati sono ancora bloccata in questa calda città marocchina. Questo viaggio per il Burkina Faso mi sembra un'odissea... Ce la farò ad arrivare? La risposta tra poche ore:-) ...

mercoledì 5 novembre 2008

Il discorso da Chicago.... WE WIN!!!!

Ecco il testo del discorso di Obama e...un video da Chicago:-)



Buonasera Chicago! Se c’è ancora qualcuno là fuori che dubita del fatto che l’America sia il posto dove tutto è possibile, che ancora si chiede se il sogno dei nostri Padri sia vivo oggi, che ancora si interroga sul potere della nostra democrazia, stasera ecco la risposta. E’ la risposta che hanno dato le file davanti le scuole e le chiese, mai così lunghe nella storia di questo paese, fatte da gente che ha atteso tre ore, quattro ore, molti per la prima volta nella loro vita, perché credevano che questa volta poteva essere diverso, e che la loro voce poteva essere quella differenza. E’ la risposta data da giovani e vecchi, ricchi e poveri, Democratici e Repubblicani, neri, bianchi, ispanici, asiatici, nativi americani, gay, etero, disabili e non disabili. Americani, che hanno inviato al mondo il messaggio che noi non siamo mai stati solo un insieme di individui o un insieme di stati rossi e stati blu.
Noi siamo, e sempre saremo, gli Stati Uniti d’America.
E’ la risposta che ha guidato tutti coloro ai quali per lungo tempo e da molti è stato detto: siate scettici, abbiate dubbio e paura, riguardo a quello potrà succedere! ...e li ha guidati a mettere le proprie mani sul cammino della storia per dirigerlo ancora una volta verso la speranza di un giorno migliore.
C’è voluto molto tempo, ma stasera, grazie a quello che abbiamo fatto in questa giornata, in questa elezione, in questo specifico momento, oggi il cambiamento è in America.
Poco prima, in serata, ho ricevuto una chiamata di straordinaria cortesia dal Senatore Mc. Cain.
Il Sen. Mc Cain si è battuto a lungo e con tenacia in questa campagna. E ha combattuto ancora più a lungo e con tenacia per il Paese che ama. Ha sostenuto per l’America sacrifici che molti di noi non potrebbero nemmeno immaginare. Siamo grati per il servizio reso all’America da questo leader audace e coraggioso.
Mi congratulo con lui. Mi congratulo con il Governatore Palin per ciò che sono riusciti a realizzare. E sono impaziente di lavorare con loro per rinnovare la promessa di questo Paese, nei mesi che verranno.
Voglio ringraziare il mio compagno di viaggio, un uomo che ha fatto una campagna elettorale di cuore, che ha parlato in nome degli uomini e delle donne coi quali è cresciuto per le strade di Scranton e coi quali torna in treno a casa, in Delaware: il vice presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden.
E non sarei qui stanotte se non fosse stato per il sostegno incessante del migliore amico dei miei ultimi 16 anni, pilastro della nostra famiglia, amore della mia vita, la First Lady Michelle Obama.
Sasha e Malia: vi amo più di ciò che possiate immaginare; vi siete meritate il nuovo cucciolo che verrà con noi alla Casa Bianca.
E anche se non è più con noi, io so che mia nonna ci sta guardando, come ci guarda la famiglia grazie alla quale io sono ciò che sono. Mi mancano, stasera, e so che il debito che ho nei loro confronti è incommensurabile!
A mia sorella Maya, a mia sorella Alma, a tutti i miei fratelli e le mie sorelle: grazie per il sostegno che mi avete dato. Vi sono grato.
Al responsabile del mio staff elettorale, David Plouffe, taciuto eroe di questa campagna, che ha realizzato la migliore, la migliore campagna politica, penso, della storia degli Stati Uniti d’America!
Al mio capo stratega, David Axelrod che è stato mio partner in ogni passo del cammino percorso.
Alla migliore squadra elettorale mai messa assieme nella storia politica: a voi tutto ciò è dovuto, e vi sarò per sempre grato per quello che avete sacrificato per realizzarlo.
Ma al di sopra di tutto, non dimenticherò mai coloro ai quali realmente appartiene questa vittoria. Appartiene a voi! Appartiene a voi!
Non sono mai stato un candidato favorito per questa carica. Non abbiamo mai avuto né molto denaro né molto consenso. La nostra campagna non è stata ordita nelle stanze di Washington. È cominciata nei cortili di Des Moines, nei soggiorni di Concord, sotto i portici di Charleston. E’ stata fatta da uomini e donne che hanno dato quel poco che avevano da dare: 5 o 10 o 20 dollari per la causa.
Ha tratto la propria forza da quei giovani che hanno respinto il mito di una generazione apatica e hanno lasciato le proprie case e le proprie famiglie per lavori che offrivano pochi soldi e ancor meno riposo. Ha preso la propria energia da quei meno giovani che hanno sfidato il freddo gelido e il caldo bruciante per bussare alle porte di perfetti sconosciuti, e dai milioni di americani che hanno prestato la propria opera volontaria e lavorato e provato che, più di due secoli dopo, il governo delle persone, dalle persone e per le persone non è stato inghiottito dalla Terra.
Questa è la vostra vittoria!
E io so che non avete fatto tutto ciò che avete fatto per vincere un’elezione. E so che non l’avete fatto per me.
Lo avete fatto perché capite l’enormità del compito che abbiamo davanti. Perché anche se stanotte stiamo festeggiando, sappiamo bene che le sfide che ci attendono domani saranno le più importanti della nostra vita: due guerre, un pianeta in pericolo, la peggiore crisi finanziaria del secolo.
Anche se stanotte siamo qui, sappiamo che ci sono dei coraggiosi americani che si stanno svegliando nei deserti dell’Iraq e nelle montagne dell’Afghanistan per rischiare le proprie vite per noi.
Che ci sono madri e padri che resteranno svegli dopo che i loro bambini si saranno addormentati e si chiederanno come faranno con l’ipoteca o a pagare il conto del medico o a risparmiare abbastanza per l’università dei loro figli.
Ci sono nuove energie da imbrigliare, nuovi posti di lavoro da creare, nuove scuole da costruire, minacce da fronteggiare, alleanze da ricostruire.
La strada che abbiamo davanti è lunga. La salita è ripida. Potremmo non arrivarci in un anno e nemmeno in un mandato. Ma, America, non ho mai auto tanta speranza quanta ne ho stasera sul fatto che ci arriveremo! Io vi prometto che noi ci arriveremo!
Ci saranno ostacoli e false partenze. Molti non concorderanno con tutto ciò che deciderò o con le mie politiche da Presidente. E sappiamo che il governo non può risolvere ogni problema.
Ma sarò sempre onesto con voi riguardo alle sfide che dovremo affrontare. Vi ascolterò, soprattutto quando non sarete d’accordo. E, sopra ogni cosa, vi chiederò di partecipare alla ricostruzione di questa nazione, nell’unico modo in cui l’America è stata fatta per 221 anni - - edificio per edificio, mattone per mattone, mano callosa per mano callosa.
Ciò che è cominciato 21 mesi fa nel cuore dell’inverno non può terminare in questa notte d’autunno.
Questa vittoria da sola non è il cambiamento che vogliamo. E’ solo l’opportunità di realizzare quel cambiamento. E ciò non può accadere se ritorniamo indietro al modo in cui le cose erano.
Non può accadere senza di voi, senza un nuovo spirito di servizio, un nuovo spirito di sacrificio.
Dunque facciamo appello ad un nuovo spirito di patriottismo e di responsabilità, per cui ognuno di noi si rimbocchi le maniche e lavori duramente e si prenda cura non solo di sé stesso ma anche degli altri.
Ricordiamoci che se la crisi finanziaria ci ha insegnato qualcosa è che non possiamo avere un Wall Street ricco e un "Main Street" (n.d.t inteso nel senso del popolo, della gente comune) in sofferenza.
In questo paese, nasciamo e moriamo come Una Nazione, Un Popolo. Non cediamo alla tentazione di ricadere nella faziosità, nella chiusura mentale e nell’immaturità che ha avvelenato la nostra politica così a lungo.
Ricordiamoci che è stato un uomo originario di questo stato a portare per primo lo stendardo del Partito Repubblicano alla Casa Bianca, un partito fondato sui valori dell’autostima, della libertà individuale e dell’unità nazionale.
Quei valori sono valori che tutti noi condividiamo. E mentre il Partito Democratico vince un’importante elezione stanotte, noi lo facciamo con una dose di umiltà e determinazione a sanare le divisioni che hanno ostacolato il nostro progresso.
Come disse Lincoln di fronte ad una nazione ben più lacerata della nostra, noi non siamo nemici ma amici. Anche se le nostre passioni possono averci infiammato, non devono rompersi i nostri legami di affetto.
E per quegli americani il cui sostegno non ho ancora guadagnato: posso non aver vinto il vostro voto stanotte, ma sento le vostre voci, ho bisogno del vostro aiuto. E sarò anche il vostro Presidente.
E per tutti coloro che stanotte ci guardano al di là delle nostre sponde, da palazzi e parlamenti, per coloro radunati attorno alle radio negli angoli dimenticati del mondo: le nostre storie sono differenti, ma il nostro destino è comune, ed una nuova alba per una leadership americana è a portata di mano.

Una speranza per l'umanità!!!!!

Oggi è un grande giorno! Uno di quelli che non si scordano nella vita, uno di quelli che si sognano da tanto tempo e che in alcuni casi si è pure pensato non arrivassero mai.
Obama ha stravinto e ha ridato speranza a milioni di americani e di cittadini nel mondo. Ha dimostrato di essere un grande leader, un vero politico in grado di parlare alla gente e capire i loro problemi quotidiani. A differenza di quello che vuole far credere il Partito delle Libertà Italiano Obama non è come Berlusconi, Obama è una persona vera, onesta e con una visione politica davvero innovativa. Finalmente da oggi in America si tornerà a parlare di redistribuzione del reddito, sanità anche per i più svantaggiati, ambientalismo ...
Temi da tempo dimenticati e che invece stavolta speriamo siano portati avanti con grande successo.
Forza Obama!!!

martedì 4 novembre 2008

Obamaaaaaa for President!!!

Se volete capire meglio chi è l'uomo che sta facendo sognare l'America e il mondo intero...ecco un piccolo documentario in due puntate trasmesso da LA7